Simona Ventura lascia la diretta di Citofonare Rai2: “Devo riposarmi”

Simona Ventura non ce l'ha fatta: la paresi facciale che l'ha colpita qualche giorno fa l'ha obbligata a prendersi qualche giorno di riposo. Vediamo cosa è successo.

Simona Ventura, qualche giorno fa, è andata in onda con il volto semi-paralizzato, dicendo che la causa fosse il freddo e si stava curando.

Ieri, però, la conduttrice è stata costretta a lasciare anticipatamente la diretta di “Citofonare Rai2” a causa, appunto, di una paresi del nervo facciale.

Paola Perego, collega e amica, ha elogiato la sua resilienza: «Voglio sottolineare quanto sia stoica Simona. Anche affrontando la paresi, che per fortuna è temporanea e non grave, ha scelto di essere qui con noi», ha spiegato Perego, ammettendo poi la difficoltà di Ventura: «Tuttavia, ora è evidente che sta lottando. Non molte figure nel mondo dello spettacolo avrebbero mostrato la stessa forza».

Ventura ha quindi salutato il pubblico prima di andarsene: «Paola, ci ho provato, davvero, ma ora sento il bisogno di riposare. Sono sicura che tu sarai fantastica anche senza di me. Buon lavoro e ci vediamo domenica prossima», ha dichiarato con affetto.

Cos’è la paralisi facciale che ha colpito Simona Ventura

La paralisi facciale è spesso causata dall’infiammazione di uno dei due nervi facciali, situati simmetricamente sul volto e connessi a tutti i muscoli facciali.

La maggior parte delle volte, la causa è benigna e il problema tende a regredire con il tempo. Solo in rari casi, la paralisi facciale può indicare patologie gravi come un ictus, sclerosi multipla o un tumore che preme sulla base del nervo facciale.

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L’idea che un colpo di freddo possa aver contribuito alla paralisi di Bell menzionata da Simona Ventura è plausibile, anche se la causa esatta di questa condizione rimane spesso ignota.

La paralisi di metà viso, pur non essendo dolorosa, è sicuramente fastidiosa.

Tra i sintomi da considerare c’è anche la perdita di movimento della palpebra. Con la paralisi di Bell, l’occhio può rimanere costantemente aperto e si necessita, quindi, l’utilizzo di collirio.

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