Negli ultimi anni, il tema dell’inquinamento domestico sta diventando sempre più rilevante, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei fornelli a gas.
Uno studio recente ha sollevato un allarme significativo: i fornelli a gas emettono gas tossici che rappresentano un pericolo per la salute umana, e l’impatto è particolarmente grave in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia. Questa situazione è stata denunciata dall’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE), che ha evidenziato come l’inquinamento causato dai fornelli a gas abbia effetti devastanti sulla salute pubblica.
I rischi dell’inquinamento da fornelli a gas
Secondo la prima stima scientifica delle morti premature, l’inquinamento domestico causato dai fornelli a gas “accorcia la vita di 12.706 italiani ogni anno, più che in qualsiasi altro Paese d’Europa”.
La ricerca, condotta dai ricercatori dell’Università Jaume I in Spagna, ha rivelato come le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) siano regolarmente violate nelle abitazioni europee, in particolare in Italia, Polonia, Romania, Francia e Regno Unito. Questo accade soprattutto quando l’inquinamento di fondo si combina con i fumi generati dalle cucine a gas durante l’uso normale.
La concentrazione di diossido di azoto (NO2), un inquinante emesso durante la combustione del gas, risulta particolarmente pericolosa. Questo composto è ben conosciuto dagli epidemiologi per i suoi effetti nocivi sulla salute respiratoria.
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Gli esperti hanno combinato le misurazioni della contaminazione sia all’interno che all’esterno delle case, scoprendo che le concentrazioni di NO2 nelle abitazioni che utilizzano fornelli a gas superano spesso i limiti raccomandati.
Le abitazioni con scarsa ventilazione sono le più a rischio, con esposizioni prolungate che compromettono la salute degli abitanti, riducendo l’aspettativa di vita.
Le conseguenze sulla salute
I ricercatori stimano che l’inquinamento da fornelli a gas provochi circa 39.959 morti premature all’anno nell’Unione Europea e nel Regno Unito. Oltre all’aumento delle morti premature, l’esposizione all’NO2 e agli altri inquinanti prodotti dalle cucine a gas è associata a gravi problemi respiratori, come l’asma.
Si calcola che ogni anno i fornelli a gas causino circa 367.000 nuovi casi di asma infantile e 726.000 casi tra tutte le fasce d’età in Europa. Questo dato è particolarmente allarmante se consideriamo che circa un terzo delle abitazioni europee utilizza ancora il gas per cucinare.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è la continua emissione di metano dai fornelli, anche quando sono spenti. Il metano è un potente gas serra e contribuisce all’inquinamento indoor, rendendo l’aria nelle abitazioni poco salubre.
La situazione è resa più critica dal fatto che gli edifici moderni, sempre più ermetici per migliorare l’efficienza energetica, tendono a trattenere l’aria inquinata al loro interno, riducendo ulteriormente la qualità dell’aria.
La necessità di regolamentazioni e soluzioni alternative
Nonostante la gravità della situazione, l’Unione Europea non dispone di standard uniformi per la qualità dell’aria indoor e le normative esistenti sono frammentate e poco incisive. Secondo l’European Public Health Alliance (EPHA), “per troppo tempo è stato facile ignorare i pericoli dei fornelli a gas, come è successo in passato con le sigarette”. La mancanza di consapevolezza sui rischi legati a queste fonti di inquinamento domestico rende necessario un cambiamento radicale.
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Francesco Romizi, responsabile delle pubbliche relazioni di ISDE Italia, ha dichiarato che “questo studio rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo ignorare, soprattutto in Italia”. L’inquinamento da fornelli a gas è un rischio concreto per la salute pubblica e è fondamentale promuovere soluzioni alternative, come l’elettrificazione delle cucine e l’utilizzo di piastre a induzione.
Queste tecnologie offrono una soluzione più pulita e sicura, riducendo l’emissione di inquinanti e contribuendo a proteggere la salute dei cittadini, in particolare dei bambini e degli anziani, che sono le categorie più vulnerabili.